Cambio residenza e fornitura energia elettrica: qual è la procedura

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Cambiare residenza è un’esperienza entusiasmante ma allo stesso tempo parecchio impegnativa. Il proprio ambiente domestico viene scelto sulla base delle proprie esigenze lavorative nonché delle aspirazioni, anche familiari. La scelta va ben ponderata perché si tratta di un luogo in cui vivere quotidianamente, e questo passaggio non va in alcun modo sottovalutato. Può capitare, nella vita, di doversi spostare più volte, sia da un comune all’altro che all’interno dello stesso. Quando ciò accade, bisogna seguire una procedura ben precisa che include anche aspetti come la fornitura di energia elettrica: ecco in cosa consiste.

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Cosa fare quando si cambia residenza

Il cambio di residenza è obbligatoriamente da effettuare una volta eseguito un trasloco, ed è da dichiarare all’Ufficio Anagrafe del Comune nel quale si risulta essere neo residenti. Una persona appena trasferita in un nuovo comune ha la possibilità di poter beneficiare dei servizi proposti dall’ente in questione, come ad esempio il matrimonio, il bonus prima casa, la notifica degli atti, e così via. L’istanza per effettuare il cambio di residenza è da presentare entro 20 giorni da quando è avvenuto il trasferimento presso il nuovo domicilio. Quest’azione è da compiere all’Ufficio Anagrafe del Comune, come detto, e quest’ultimo si occuperà di trasmettere l’istanza al comune dal quale si proviene.

L’istanza si può presentare di persona all’apposito sportello, ma anche inviando una raccomandata o un fax; in alternativa, sarà sufficiente anche inoltrare l’istanza tramite posta elettronica certificata. Da segnalare che questa procedura non comporta alcun costo, in nessun territorio italiano, e una volta presentata la domanda, sarà l’Anagrafe ad effettuare tutti gli accertamenti del caso. Nel momento in cui risulterà valido il trasferimento, allora l’operazione potrà dirsi conclusa. Per effettuare il cambio di residenza, si può ritirare la modulistica presso l’Ufficio Anagrafe del Comune; ma ad oggi, è possibile svolgere l’intera procedura online, scaricando direttamente il modulo dal sito web del nuovo comune, e caricando il documento compilato sul medesimo portale.

Come compilare il modulo per il cambio residenza

Il modulo per il cambio di residenza è unico per qualunque comune, e va compilato inserendo i dati catastali dell’immobile. Inoltre, va anche presentato il proprio documento d’identità. Ma è opportuno segnalare anche che nel momento in cui viene effettuato un cambio di residenza, un modulo a parte verrà consegnato alla motorizzazione civile, che a sua volta si preoccuperà di aggiornare la patente e il libretto di circolazione delle persone trasferitesi.

Come gestire la fornitura dell’energia elettrica con il cambio di residenza

Una volta che ci si è trasferiti in un’altra abitazione, è obbligatorio firmare un nuovo contratto relativo alla fornitura energia elettrica. Tutte le volte che avviene un cambio di residenza, le utenze variano automaticamente, e gli inquilini possono riscontrare diverse situazioni. Nel caso in cui le utenze di luce e gas sono ancora attive e intestate al precedente affittuario, allora bisognerà procedere recuperando le ultime bollette, i dati catastali dell’immobile, e inoltrare una richiesta di voltura per ottenere l’intestazione delle utenze.

Invece, dal momento in cui i contatori di luce e gas sono stati spenti, è opportuno recuperare i loro codici per inoltrare una richiesta di subentro, così da ottenere una riattivazione dell’energia elettrica entro 7 giorni lavorativi, mentre per il gas ci si impiegano al massimo 12 giorni lavorativi. La stessa procedura va seguita quando ci si reca in una nuova costruzione dove non è mai stato attivato nulla; se non è ancora stato costruito alcun contatore, è necessario fare richiesta di nuovo allacciamento. Quando si effettua un cambio di residenza, giacché si deve anche cambiare gestore per la luce e il gas, è bene prendersi del tempo per confrontare le varie offerte e scegliere la più vantaggiosa.