I vaporizzatori per cannabis sono tra gli accessori più famosi tra gli appassionati della sopra citata pianta. Disponibili presso negozi fisici ma anche facendo riferimento a e-commerce che, in generale, vendono accessori per fumatori – parliamo sia di portali che hanno come target l’utenza consumer, sia di siti che si occupano della vendita di ingrosso accendini – devono essere scelti tenendo conto di criteri precisi. Scopriamone assieme alcuni nelle prossime righe di questo articolo.
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Vaporizzatore a conduzione vs vaporizzatore a convezione: quale scegliere?
La principale differenza da prendere in considerazione quando si parla dei vaporizzatori alla cannabis riguarda il sistema di riscaldamento. In commercio si possono trovare i seguenti prodotti:
- Vaporizzatori a conduzione
- Vaporizzatori a convezione
Nel primo dei due casi, ci si trova davanti a una situazione in cui la cannabis aumenta di temperatura per via del contatto diretto con l’elemento riscaldante. Il principale vantaggio di questa opzione risiede nei tempi di riscaldamento molto rapidi.
Esiste, come in tutti i casi, anche un piccolo contro. In cosa consiste? Nel fatto che, nella maggior parte delle situazioni, la sostanza tende a scaldarsi in maniera disomogenea. Quella più vicina alla serpentina, ossia l’elemento che emette calore, rischia infatti di bruciarsi.
Che caratteristiche ha, invece, il vaporizzatore a convezione? Premettendo il fatto che i suoi costi sono mediamente più alti rispetto al primo prodotto, ricordiamo che la principale differenza consiste nel riscaldamento della cannabis tramite un flusso d’aria.
Chi ha l’abitudine di utilizzare questa tipologia di vaporizzatore nota spesso che, a differenza di quello a conduzione, è in grado di garantire, alla fine dell’uso, una sensazione di maggior freschezza a livello dei polmoni.
Il nodo del materiale
Il materiale è un aspetto di indubbia importanza quando si ha a che fare con la scelta del vaporizzatore per cannabis. In commercio esistono diverse alternative tra le quali scegliere e l’optimum è indubbiamente l’acciaio di grado medico.
Le impostazioni di temperatura
Non c’è che dire: gli aspetti a cui fare attenzione quando si inizia a utilizzare CBD per lo svapo e si cerca il vaporizzatore giusto sono diversi. Tra questi, rientra il numero di impostazioni di temperatura. Più è alto, meglio è. Come mai ci soffermiamo su questo particolare? Per un motivo molto semplice: un vaporizzatore con un buon numero di impostazioni di temperatura – parliamo di tre – è super versatile e, per esempio, può essere utilizzato con diversi prodotti, dagli oli ad alta viscosità fino agli estratti.
Design
Quando si è alle prime armi con la conoscenza del mondo della cannabis, può riuscire difficile pensare che nella scelta del vaporizzatore il design abbia il suo perché. Eppure è così! In commercio esistono infatti dei vaporizzatori per cannabis che hanno una forma molto simile a quella di una penna. Estremamente discreti, dopo l’uso possono essere sistemati in borsa o in tasca senza particolari problemi pratici.
Forma del bocchino
Proseguendo con l’elenco dei criteri a cui fare attenzione quando si sceglie un vaporizzatore per cannabis, un doveroso cenno va dedicato alla forma del bocchino. Più questa è ergonomica, più l’utilizzatore ha la garanzia di poter apprezzare un vapore piacevolmente fresco.
Dotazioni tecnologiche
I vaporizzatori per cannabis sono piccoli gioielli che devono molto del loro successo alle dotazioni tecnologiche ad essi associate. Una delle più gettonate è indubbiamente l’app. Esistono diversi prodotti che ne hanno una dedicata. Grazie ad essa si può, dopo aver proceduto al download sullo smartphone, impostare la temperatura che si preferisce. Inoltre, si ha modo di regolare l’aspetto delle luci a LED.
Da non dimenticare è altresì l’esistenza di tecnologie che permettono di caricare il vaporizzatore anche con quantità di erba non eccessive – il che è l’ideale quando ci si trova fuori casa – e di apprezzare comunque un sapore corposo.
A chiusura di tale articolo bisogna comunque ricordare che il cannabidiolo non è un ingrediente di consumo in tutta Europa ed è necessario perciò cercare maggiori informazioni dal punto di vista delle diverse regolamentazioni alimentari del cannabidiolo di ogni singolo paese.