L’Inps ha terminato il riesame delle domande di accesso all’APE Sociale e alla pensione per i Precoci presentate entro il 15 luglio e annuncia l’erogazione degli assegni a partire da gennaio 2018, ormai solo tra un mese o poco più. I criteri per il riesame sono stati modificati ad ottobre dal governo e questo ha comportato un super lavoro per l’Inps, costretto a rivalutare domande che erano state scartate perché non conformi ai criteri originali. In base a questo lavoro di riesame, nel complesso risultano accolte 15.493 domande per l’APE Sociale, pari al 39% del totale delle istanze e 9.031 domande di accesso alla pensione Precoci, il 34% delle domande.
Il 65% delle domande scartate
Da queste percentuali si nota come, nonostante i criteri più favorevoli decisi ad ottobre, sono il 65% le domande non accolte, veramente tante, per la mancanza dei requisiti. Vediamo, infatti, che in conformità ai nuovi criteri sono state riesaminate 6.384 domande di accesso all’APE Sociale di cui 2.000 accolte e 5.592 di pensione precoce, accolte 1.780. Le domande esaminate presentate entro il 15 luglio sono state circa 15 mila e altrettante quelle presentate in termini successivi, in totale oltre 30 mila; le dotazioni per fare fronte sono state, per il 2017, sufficienti a coprire fino a 60 mila domande, quindi anche se tutte fossero, per assurdo perché sappiamo che non sarà così, accolte, non vi sono problemi di copertura economica, quindi tutte le domande presentate entro il termine del 30 novembre sono, potenzialmente accolte, sempre che siano considerate accoglibili presentando gli adeguati requisiti per questo. Dal punto di vista della copertura economica, quindi non sussistono problemi ma le percentuali di accoglimento dal riesame dell’Inps lasciano dei dubbi agli interessati che vivono, di conseguenza, ancora una certa incertezza in merito.