Buona parte delle persone che hanno in mente di visitare Modena, lo fanno per alcuni aspetti preponderanti da queste parti, come i motori, la musica e il buon cibo. Detto questo, però, è giusto mettere in evidenza come la città emiliana sia anche tanto altro, visto che ci sono tanti itinerari che meritano di essere scoperti e provati almeno una volta nella vita.
In fondo, si tratta di consigli e suggerimenti che possono tornare utili anche per tutti coloro che stanno decidendo se trasferirsi a Modena o meno. In tal senso, è chiaro che diventa importante andare alla scoperta delle soluzioni più adatte: scopri oikia.it per trovare le soluzioni abitative più adatte alle proprie esigenze, cercando anche di comprendere qual è l’andamento del mercato immobiliare in queste zone.
Purtroppo, a Modena gli immobili residenziali stanno facendo registrare un aumento di prezzo piuttosto corposo negli ultimi mesi, con quasi 100 euro in più al metro quadro rispetto a maggio 2021.
La street art di Modena
Scoprire Modena in modo decisamente fuori dal comune, si diceva. Ebbene, questo itinerario prevede di partire da Corso Canalchiaro e proseguire verso la via Rua Muro. Qui in zona si può già ammirare la bellissima Chiesa di San Francesco, ma proseguendo poco più avanti ci si imbatte in una delle tante opere di street art che affollano questa zona.
La prima opera di questo particolare itinerario a Modena si può notare un’opera del tutto particolare, che è stata realizzata durante il periodo del Covid da un artista sconosciuto proprio sulla porta di una cantina. Ebbene, l’opera in questione ritrae una sorta di francobollo, che contiene quella che sembra essere Maria Beatrice d’Este, con la bocca e il naso coperti da una mascherina per rappresentare la pandemia e avendo in testa un’antenna-Ghirlandina, che potrebbe voler riprendere la polemica legata alla diffusione della rete 5G.
Una volta giunti all’incrocio con via degli Adelardi, basta girare a destra per trovarvi nei pressi di un’altra chiesa, ovvero quella di San Barnaba.
Una volta usciti dalla chiesa, ecco che si può continuare su via Carteria, che si può considerare come una sorta di anima della street art di Modena. Non a caso viene ribattezzata la “via dell’arte”. Sui muri di questa zona della città si possono ammirare anche tante altre opere, come ad esempio l’Uomo Blu di Dem, che si trova in via del Voltone oppure Mouse di Ericailcane, proprio nelle vicinanze di Piazza Pomposa.
Alla riscoperta della città fluviale
Bisogna sottolineare come Modena, tanti decenni fa era una delle principali città fluviali, vista la presenza di un buon numero di canali che scorrevano per il centro storico della città. Non è un caso che la denominazione di certe vie, come via Canalchiaro, ma anche via Canalgrande, vada a richiamare proprio quelle origini.
Ebbene, di quel passato fluviale al giorno d’oggi rimane ben poco: oltre al nome delle vie, infatti, si può provare a scoprire la Fonte d’Abisso, che si trova in Piazza Roma. Qui, tanto tempo fa, sgorgava una meravigliosa acqua cristallina. Se volete organizzare un itinerario a tappe sull’anima fluviale di Modena, allora bisogna considerare anche Piazza della Pomposa. Basta dare un’occhiata ai muri della chiesa per trovare, su uno di essi, il Fonticolo dell’Oste, che venne creato da Telesforo Fini.
Tra le altre tappe obbligate troviamo anche quella che prevede di recarsi fino a via del Taglio, per poi andare alla ricerca di via Carteria. Ebbene, questa era proprio una zona che ospitava tantissimi canali e pure numerosi mulini. Qui si trovavano i mulini usati dalle cartiere e, lavorando un po’ di immaginazione, si può provare a chiudere gli occhi, facendo una sorta di viaggio nel passato.